Presentazione Percorso e Favorite Tour de France Femmes 2022

Tutto pronto per il Tour de France Femmes 2022. La prima storica edizione della Grande Boucle al femminile, in programma dal 24 al 31 luglio, scatterà dagli Champs-Élysées, dove poche ore più tardi scorreranno i titoli di coda sull’edizione maschile. Una corsa che, inevitabilmente, passerà alla storia e vedrà protagoniste tutte le migliori atlete del panorama ciclistico mondiale, a cominciare dalla vincitrice del Giro d’Italia Annemiek Van Vleuten (Movistar), grande favorita per mettere a segno una storica doppietta. Non mancano atlete su cui i tifosi italiani possono riporre le loro speranze, sia per quanto riguarda la classifica generale che per i successi parziali, a cominciare dalla coppia della Trek-Segafredo composta da Elisa Longo Borghini ed Elisa Balsamo e proseguendo con Marta Cavalli, Marta Bastianelli e le ragazze della Valcar-Travel & Service, unica formazione italiana al via.

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Percorso Tour de France Femmes 2022

Il Tour de France Femmes 2022 comincerà laddove, poche ore più tardi, si concluderà la corsa maschile, vale a dire sugli Champs-Élysées a Parigi, dove le atlete percorreranno dodici giri del classico circuito parigino di 6800 metri avente come estremità l’Arco di Trionfo e il Giardino delle Tuileries e come parte centrale il lungo viale in pavé cittadino. A queste dodici tornate si aggiungerà un tratto di trasferimento iniziale che consentirà di raggiungere il circuito partendo dalla Tour Eiffel, per un totale di 81,6 chilometri utili per assegnare la prima Maglia Gialla, che molto probabilmente finirà sulle spalle di una velocista.

Uno scenario simile, ovvero quello della volata, si avrà quasi sicuramente il giorno seguente al termine dei 136,4 chilometri della Meaux – Provins, tappa che proporrà solo una breve côte nella fase iniziale e tanta pianura nel resto della giornata. Le ruote veloci dovranno comunque fare attenzione a non iniziare lo sprint troppo presto dato che l’ultimo chilometro sarà in leggera salita, ma in ogni caso le atlete avranno la possibilità di visionare una prima volta l’arrivo a una ventina di chilometri dalla conclusione, quando si transiterà sul traguardo per iniziare il circuito finale.

Anche nella frazione successiva il traguardo, posto a Épernay, sarà all’insù (500 metri all’8%), ma i 133,6 chilometri precedenti saranno sicuramente più movimentati. Partendo da Reims, infatti, le cicliste incontreranno sul percorso ben cinque brevi GPM, quattro dei quali nella seconda metà di gara; di questi, i due che potranno fare la differenza saranno la Côte de Mutigny (900 m al 12,2%) e il Mont Bernon (1 km al 4,6%), posti rispettivamente a 15,8 e 3,9 chilometri dalla conclusione. Come visto dalle pendenze, l’ultima salitella non sarà particolarmente impegnativa, ma essendo molto vicina all’arrivo e assegnando abbuoni in secondi in cima, verrà fatta a tutta dal gruppo, dal quale proveranno sicuramente a sganciarsi le più forti finisseur.

Con la quarta tappa arriverà una delle giornate chiave di questa prima edizione della Grande Boucle femminile. Nella prima metà della Troyes – Bar-sur-Aube non saranno presenti particolari difficoltà, tuttavia negli ultimi 60 chilometri ci saranno da affrontare ben sei côtes e, soprattutto, quattro settori di sterrato (o chemin), nessuno dei quali inferiore ai 2300 metri di lunghezza. L’ultimo tratto di fuoristrada si esaurirà a 20 chilometri dall’arrivo, ma negli ultimi dieci ci saranno da scalare ancora la Côte des Bergères (1,7 km al 5,1%,), che assegna abbuoni, e la Côte du Val Perdu (1,8 km al 4%), che potrebbero risultare decisive per il successo al termine di una giornata che potrebbe già dare un’impronta importante alla classifica.

Dopo due frazioni piuttosto vivaci, le velociste dovrebbero tornare protagoniste nella Bar-le-Duc – Saint-Dié-des-Vosges, che con i suoi 175,6 chilometri sarà la tappa più lunga di questa edizione inaugurale della corsa transalpina. Il tracciato presenterà infatti poche asperità e tre brevi GPM, l’ultimo dei quali, il Col du Haut du Bois (1,5 km al 4,9%) sarà posto a più di 20 chilometri dall’arrivo. Uno sprint, ma di un gruppo ristretto, dovrebbe essere l’esito più probabile con la quale si concluderà la Saint-Dié-des-Vosges – Rosheim, tappa che proporrà cinque côtes, ma ben distribuite lungo i 129,2 chilometri, con la Côte de Boersch (2 km al 4,4%) come ultima difficoltà a 9000 metri dal traguardo, già all’interno del circuito finale di 20 chilometri. In ogni caso, visto il tracciato, non si può escludere che a conquistare la vittoria sia una fuggitiva o un’attaccante.

Quasi certamente, le ultime due giornate di gara saranno quelle decisive ai fini della classifica generale finale. Nella settima frazione, infatti, le atlete dovranno affrontare 127,1 chilometri e tre GPM di prima categoria tra Sélestat e Le Markstein, scalando Petit Ballon (9,3 km all’8,1%) e Col du Platzerwasel (7,1 km all’8,3%) nella prima metà di tappa. Dopo un primo passaggio sulla linea d’arrivo, si entrerà quindi nel circuito finale di 54 chilometri, caratterizzato prima da una lunga discesa e poi dalla salita del Grand Ballon (13,5 km al 6,7%), che si concluderà a soli 7200 metri dal traguardo e che probabilmente sarà teatro del primo vero scontro tra le scalatrici.

Queste ultime saranno poi chiaramente protagoniste anche nella giornata conclusiva, altra frazione con tre GPM. Il primo, la Côte d’Esmoulières (2,3 km all’8,5%), arriverà 52,5 chilometri dopo la partenza da Lure, mentre il secondo, il Ballon d’Alsace (8,7 km al 6,9%), verrà scollinato a 38,7 chilometri dalla conclusione. Queste due ascese serviranno però soprattutto per mettere fatica nelle gambe delle atlete in vista del gran finale, dove si deciderà chi vincerà la tappa e, molto probabilmente, la corsa; negli ultimi 7000 metri si scalerà infatti La Super Planche des Belles Filles, appena affrontata anche dagli uomini nella settima tappa del Tour. Le caratteristiche della salita, ovviamente, sono dunque identiche, con una pendenza media dell’8,7% e punte del 24% all’interno dell’ultimo chilometro, che sarà in sterrato. È qui che verrà incoronata la prima vincitrice del Tour de France Femmes, che riceverà l’ambita Maglia Gialla e l’onore di essere la prima a iscrivere il proprio nome nell’albo d’oro della gara.

Tappe Tour de France Femmes 2022

Tappa 1 (24/07): Paris Tour Eiffel – Champs-Élysées (81,6 km)
Tappa 2 (25/07): Meaux – Provins (136,4 km)
Tappa 3 (26/07): Reims – Épernay (133,6 km)
Tappa 4 (27/07): Troyes – Bar-sur-Aube (126,8 km)
Tappa 5 (28/07): Bar-le-Duc – Saint-Dié-des-Vosges (175,6 km)
Tappa 6 (29/07): Saint-Dié-des-Vosges – Rosheim (129,2 km)
Tappa 7 (30/07): Sélestat – Le Markstein (127,1 km)
Tappa 8 (31/07): Lure – La Super Planche des Belles Filles (123,3 km)

Favorite Tour de France Femmes 2022

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Senza dubbio la favorita numero uno è Annemiek Van Vleuten (Movistar). La neerlandese, fresca vincitrice del Giro d’Italia, segue la doppietta che la consacrerebbe ancor di più nella storia del ciclismo. Che si tratti di corse a tappe o di un giorno, non sembrano esserci rivali in grado di resisterle, come ha dimostrato alla Corsa Rosa, nella quale ha conquistato anche due tappe e la classifica a punti.

Proverà a contrastare la campionessa neerlandese il Team SD Worx, che si presenta con tutte le proprie carte migliori. Per la classifica generale la leader sarà Demi Vollering, con Ashleigh Moolman come alternativa di lusso. La prima, vincitrice lo scorso anno de La Course by Le Tour de France, proverà a dare filo da torcere alla connazionale dopo aver dominato l’Itzulia Women a maggio. Attenzione anche all’esperta sudafricana, che a fine anno appenderà la bici al chiodo, due volte seconda al Giro d’Italia nel 2018 e nel 2021.

Doppia leadership anche in casa Canyon//SRAM con Katarzyna Niewiadoma, che ha saltato il Giro per presentarsi al meglio a Parigi, e Pauliena Rooijakkers, terza al Giro di Svizzera, che punteranno ad un posto sul podio. Nella formazione tedesca, comunque, ci sarà posto anche per Elise Chabbey, che più probabilmente sarà di supporto alle due compagne di squadra data la sua partecipazione al Giro, dove ha concluso appena fuori dalla top-10.

Le speranze italiane saranno riposte soprattutto su Elisa Longo Borghini (Trek-Segafredo) che non nasconde le sue ambizioni di puntare alla generale. Al Giro d’Italia ha pagato la giornata storta di Cesena, che le è costata il podio, ma qui si presenta con uno squadrone pronta a supportarla su un percorso che sembra particolarmente adatto alle sue caratteristiche. Almeno nei piani iniziali, parte invece come gregaria di lusso Marta Cavalli (FDJ-SUEZ-Futuroscope) che dopo il secondo posto al Giro è pronta a mettersi a disposizione della compagna di squadra Cecilie Ludwig, invertendo così le gerarchie rispetto alla Corsa Rosa.

Proverà a mettersi in luce anche Mavi Garcia (UAE Team ADQ), sul terzo gradino del podio del Giro d’Italia, mentre le speranze dei tifosi di casa saranno riposte su Juliette Labous (Team DSM), vincitrice sul Passo del Maniva, ma anche su Evita Muzic, altra valida opzione in casa FDJ-SUEZ-Futuroscope. Due punte anche per il Team BikeExchange-Jayco, che punterà su Amanda Spratt, costretta ad abbandonare il Giro per il Covid, e Kristen Faulkner, una delle sorprese della Corsa Rosa, in cui ha conquistato due tappe e la classifica dei GPM.

Riguardo alle azzurre, proveranno a mettersi in mostra anche Silvia Persico (Valcar-Travel & Service) ed Erica Magnaldi (UAE Team ADQ), entrambe reduci da un ottimo Giro d’Italia chiuso in top-10. Tra le outsider, invece, possiamo sicuramente inserire le due statunitensi della EF Education-TIBCO-SVB Veronica Ewers, che quest’anno ha conquistato due successi, e Krista Doebel-Hickok, che ha chiuso il Giro nella top-15 e ha ottenuto un buon ottavo posto alla Freccia Vallone. Proprio nelle classiche di primavera si è messa in mostra anche Liane Lippert, laureatasi campionessa tedesca un mese fa, valida alternativa a Labous in casa DSM, mentre sarà interessante vedere cosa potrà fare la talentuosa Shirin Van Anrooij (Trek-Segafredo), recentemente laureatasi campionessa europea U23 sia a crono che in linea.

Infine, meritano un capitolo a parte le cacciatrici di tappe e le velociste, tra le quali spiccano nomi come quello dell’eterna Marianne Vos (Jumbo-Visma), che vorrà sicuramente aggiungere al suo enorme palmares almeno una tappa del Tour, e quello della campionessa del mondo Elisa Balsamo (Trek-Segafredo), che dopo le due vittorie al Giro proverà a lasciare il segno anche sulle strade di Francia. Tra le altre ruote veloci, non si può ovviamente non citare quella che, con buona probabilità, è in questo momento la velocista pura più forte del gruppo, Lorena Wiebes (Team DSM), che sarà supportata dalla connazionale Charlotte Kool, tre volte sul podio in volata al recente Giro.

Dotate di un ottimo spunto veloce, ma in grado di resistere anche sui percorsi accidentati, sono poi anche la vincitrice del Giro delle Fiandre e della Strade Bianche Lotte Kopecky (Team SD Worx), la danese Emma Norsgaard (Movistar), le azzurre Marta Bastianelli (UAE Team ADQ) e Rachele Barbieri (Liv Racing Xstra), la neozelandese Ally Wollaston (AG Insurance-NXTG Team) e le australiane Grace Brown (FDJ-SUEZ-Futuroscope) e Alexandra Manly (Team BikeExchange-Jayco).

Borsino delle Favorite Tour de France Femmes 2022

***** Annemiek Van Vleuten
**** Elisa Longo Borghini, Demi Vollering
*** Cecilie Ludwig, Ashleigh Moolman, Katarzyna Niewiadoma
** Marta Cavalli, Kristen Faulkner, Mavi Garcia, Juliette Labous
* Veronica Ewers, Erica Magnaldi, Silvia Persico, Pauliena Roooijakkers, Amanda Spratt

Altimetrie e Planimetrie Tour de France Femmes 2022

Tappa 1 (24/07): Paris Tour Eiffel – Champs-Élysées (81,6 km)

Tappa 2 (25/07): Meaux – Provins (136,4 km)

Tappa 3 (26/07): Reims – Épernay (133,6 km)

Tappa 4 (27/07): Troyes – Bar-sur-Aube (126,8 km)

Tappa 5 (28/07): Bar-le-Duc – Saint-Dié-des-Vosges (175,6 km)

Tappa 6 (29/07): Saint-Dié-des-Vosges – Rosheim (129,2 km)

Tappa 7 (30/07): Sélestat – Le Markstein (127,1 km)

Tappa 8 (31/07): Lure – La Super Planche des Belles Filles (123,3 km)

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